Linee aggressive ed anima eccentrica, 502C è la nuova urban cruiser della Casa del Leoncino pensata per chi ama distinguersi con stile ed eleganza per le strade cittadine in sella ad una moto sfrontata e moderna. Una vera e propria rivoluzione in casa Benelli, che inaugura la sua nuova linea cruiser, proponendo una naked dalla spiccata personalità e dal design contemporaneo, grazie a pedane avanzate, come vuole la tradizione custom, sella comoda e spaziosa con una altezza di 750mm da terra e ad un gruppo ottico a led dal design autentico ed originale.
502C condivide con altri modelli della gamma (Leoncino e TRK) l’affermatissimo bicilindrico in linea, quattro tempi, raffreddato a liquido, 4 valvole per cilindro e doppio asse a camme in testa, che si traduce una erogazione fluida ed estremamente piacevole ed un ottimo contenimento dei consumi. La potenza massima è di 47,6 CV (35 kW) a 8500 giri/min, la coppia di 46 Nm a 6000 giri/min.
La frizione è multidisco in bagno d’olio, il cambio a 6 velocità, l'iniezione elettronica con doppio corpo farfallato di 37 mm di diametro.
Il telaio, un traliccio in tubi con piastre in acciaio, enfatizza l'anima cruiser di questa nuova due ruote ed assicura massima agilità e controllo del veicolo. Il reparto sospensioni è affidato all'anteriore ad una forcella upside-down con steli da 41mm, con un’escursione di 135mm e al posteriore ad un forcellone oscillante con monoammortizzatore centrale regolabile nel precarico molla, con una escursione di 50 mm.
L’impianto frenante offre all'avantreno un doppio disco semiflottante di 280 mm di diametro e al retrotreno un disco di 240 mm di diametro, frenati da pinze a 4 pistoncini davanti e a doppio pistoncino dietro. I cerchi, in lega di alluminio, da 17” montano pneumatici di 120/70-R17 e 160/60-R17. Il serbatoio, di ben 21,5 litri, garantisce ampia autonomia, permettendo di affrontare lunghi viaggi. Il display TFT offre due modalità, con cambio automatico di visione giorno/notte, per una perfetta lettura in ogni condizione.
502C è disponibile nelle colorazioni nero e rosso a 5.990€ f.c.
Venite a scoprirla in concessionaria!
Ligier si fa in 4: con questo claim il marchio francese produttore anche di Microcar torna a stupire, presentando 4 importanti novità per il mercato italiano.
Prima grande novità: arrivano in Italia i nuovi motori Euro4 2018. Più potenti, performanti e meno inquinati, rappresentano una vera e propria svolta tecnologica nell’industria del quadriciclo leggero.
Le nuove minicar saranno infatti in linea con le normative anti inquinamento per il settore dei quadricicli leggeri, che porteranno i nuovi motori dall’attuale categoria Euro2 alla categoria Euro4 in vigore dal prossimo gennaio. Si tratta di un’evoluzione tecnologica e funzionale, che andrà ulteriormente a migliorare la straordinaria affidabilità sia dell’attuale DCI Common Rail a controllo elettronico che del Progress, già di per se’ piccoli “gioielli” nella categoria.
Il DCI 2018 si distingue per le sue prestazioni, la silenziosità e l’assenza di fastidiose vibrazioni. Obiettivo? Assicurare il massimo comfortattingendo soluzioni e innovazioni dal mondo dell’automotive. Un primo assaggio? Bicilindrico a 4 tempi raffreddato a liquido, albero a camme in testa, iniezione elettronica Common Rail ad alta pressione, motore inclinato per abbassare il centro di gravità, monoblocco e testa in alluminio per ridurre il peso, gestione elettronica della potenza e coppia motore.
Ecologici e decisamente economici, i nuovi motori hanno consumi davvero contenuti: solo 3,6 litri di diesel per 100 chilometri.
Il marchio Ligier ha adottato due cuori pulsanti affidabili, potenti ma silenziosi, ben lontani dalla sonorità dei quadricicli di vecchia generazione.
Prodotti entrambi in Italia, vantano una potenza di 6KW e grazie all’uso dell’alluminio il peso minimo garantiscono prestazioni veloci, agili e in assoluta sicurezza. Il Dci utilizza una tecnologia di partenza assistita denominata “Easy Parking” con manovre di avvio e sosta dolci e controllate, senza sobbalzi o scatti repentini. Infine, la gestione elettronica consente di installare un gradevolissimo climatizzatore senza depotenziare il veicolo.
Oltre ai nuovi motori 2018 Euro 4 (Dci e Progress), Ligier Group ha studiato altri 2 pacchetti su misura per i nostri clienti della fascia 14/18 anni: la prima è uno speciale finanziamento di 47 rate di 120 euro al mese Tan fisso 6,96% fino al 31 dicembre 2017. L’ultima carta vincente è la possibilità di estendere la garanzia a 4 anni, per viaggiare senza pensieri, gli unici a offrire questo servizio nel segmento minicar!
Ancora una volta il gruppo Ligier, con queste “carte” è pronta conquistare i cuori non solo dei teenager ma anche dei genitori, alla ricerca di un mezzo intelligente, multifunzionale, pratico ed ecologico, pronto a farsi in quattro per soddisfare le esigenze degli spostamenti quotidiani.
Motore diesel bicilindrico 4 tempi 480 cm3
Monoblocco in alluminio, albero a camme in testa
Alesaggio: 69 mm - corsa 64 mm
Potenza massima: 6 KW a 3400 giri/min.
Coppia max: 26,0 Nm a 1400 giri/min.
Regime max: 3200 giri/min.
Bandiera tecnologica Kymco. Motore bicilindrico alte prestazioni con personalità e sound unici. La collocazione quasi orizzontale dei cilindri contribuisce ad abbassare il baricentro. Con il perfetto bilanciamento peso-prestazioni dei 550 cc, con 51 CV e oltre 160 km/h effettivi di velocità massima, AK550 offre performance al top della categoria. Per sviluppare coppia il bicilindrico adotta un albero motore con perni sfalsati e fasatura a 270°. L'iniezione elettronica è dotata di doppia mappatura per adattare l'erogazione alle esigenze del pilota o del fondo stradale. Frizione e trasmissione CVT sono stati equilibrati con le caratteristiche di erogazione del motore per toccare livelli di accelerazione da record di categoria e offrire una gestione ottimale del gas alle basse velocità. Il telaio in alluminio accoglie il motore in posizione fissa, adotta una forcella a steli rovesciati da 41 mm e, sempre in alluminio, un forcellone oscillante governato da un mono ammortizzatore laterale ad escursione orizzontale. La trasmissione a cinghia dentata concorre anche alla distribuzione ottimale dei pesi (50/50) e al baricentro più basso della categoria. A potenza e feeling si associa l'eccellenza dell'impianto frenante Brembo con pinze radiali: una qualità della frenata mai raggiunta nel segmento. Comfort, cura delle finiture, ergonomia e connettività sono all'apice. La sella adotta uno schienalino regolabile ed è conformata anche per le lunghe percorrenze. Regolabile anche il parabrezza, su due posizioni, per migliorare protezione e penetrazione aerodinamica. I fari full LED forniscono ampiezza e profondità di illuminazione, mentre la strumentazione full LCD, interfacciabile smartphone, è una novità assoluta nel mondo degli scooter. Il sistema di avviamento Keyless e le manopole riscaldate (di serie) offrono un comfort che pochissimi altri scooter e moto possono eguagliare.
Si guida con patente A.
Disponibile, a richiesta, la versione guidabile con patente A2.
Leoncino: un nome importante per una moto che ha tutte le carte per ben figurare nel segmento delle medie cilindrate. Questa bicilindrica 500 prende infatti il nome dalla storica 125 2t che nel lontano 1952 (la 4t arriverà solo nel 1956), diede una grande spinta all’azienda di Pesaro nel risollevarsi e lasciarsi alle spalle i disastri legati al secondo conflitto mondiale. Un particolare di quella moto lo ritroviamo sulla bicilindrica attuale, e cioè il leoncino posto orgogliosamente sul parafango anteriore: un richiamo fortemente voluto dalla proprietà, che ricordiamo è cinese, ma che ripone particolare cura e attenzione a quelle che sono le connotazioni storiche del marchio.
Il design è tutto italiano, ed è opera di Stefano Casanova, che ha curato in ogni dettaglio la Leoncino 500; è sua l’idea dell’arco romano riconoscibile in vari elementi di questa moto. Lo si nota all’interno del faro, nel motivo che abbraccia il logo Benelli sul serbatoio, e anche sul copri serratura del tappo serbatoio e nella chiave di accensione ripiegabile. La Leoncino 500 è piaciuta subito, sin da quando venne mostrata nelle vesti di prototipo all’Eicma di due anni fa; nella sua veste definitiva appare altrettanto convincente, con finiture più che discrete soprattutto quando si viene a conoscenza del suo prezzo di vendita, 5.990 € f.c.
Cifra ampiamente giustificata sia dai contenuti sia dal look, che a noi è piaciuto molto e a quanto pare non siamo gli unici ad apprezzarlo. Il prezzo contenuto è legato al fatto che la moto viene costruita in Cina, anche se il progetto, così come il design, sono nostrani per cui c’è poco da storcere il naso, soprattutto se si ha possibilità di saggiarne le doti dinamiche.
Andiamo per ordine però, e iniziamo a fare “pelo e contropelo” alla Leoncino 500 partendo dal motore, il bicilindrico in linea bialbero, raffreddato ad acqua, che ci ha piacevolmente colpiti per la bella tonalità di scarico, rauca e personale. 48 i cv erogati a 8.500 giri, con una coppia di 45 Nm (4,6 kgm) a 5.000 giri, numeri adatti a chi è in possesso della patente A2 e paragonabili a quelli di un’altra cinquecento quale la Honda CB 500X, che però ha un kgm di coppia in meno ad un regime superiore di duemila giri, tanto per farci un’idea. Il propulsore è incastonato in un telaio a traliccio in acciaio, stesso materiale e medesima struttura per il forcellone, al quale è “ancorato” un mono posizionato quasi orizzontalmente sul lato destro, regolabile nell’estensione agendo su di un registro raggiungibile smontando il fianchetto sullo stesso lato, e nel precarico molla con un pratico pomello. Davanti troviamo una forcella a steli rovesciati da 50 mm di diametro made in Benelli (come la sospensione posteriore), dotata di regolazione dell’estensione. Di costruzione propria anche l’impianto frenante, marchiato Benelli, che prevede due pinze a quattro pistoncini con attacco radiale per frenare i due dischi semi flottanti da 320 mm, e una pinza flottante a singolo pistoncino per il disco da 260 mm. L’ABS è stato sviluppato con Bosch ed è escludibile attraverso un pulsante dal posizionamento originale, sul braccialetto di fissaggio del retrovisore sinistro.
I cerchi sono entrambi da 17 pollici, e montano per l’occasione pneumatici Pirelli Angel rispettivamente da 120/70 e 160/70, ma in alternativa si possono avere le Pirelli T60 RS dal look tassellato.
Classe e praticità. Storia ed innovazione. Performance e comfort. Il nuovo Burgman 400 mantiene tutti gli aspetti positivi del modello che ha scritto la storia dello scooter moderno e aggiorna il suo look con linee filanti e dettagli sportivi. L’avantreno è completamente riprogettato, sottile ed elegante, caratterizzato dal profilo dei fari LED. Il retrotreno è snello, alleggerito nelle linee e dal look racing. Il nuovo Burgman 400 non è solo più bello di sempre, è anche più leggero. Il cuore pulsante dell’icona degli scooter è stato aggiornato per raggiungere performance ancora più elevate. Il nuovo air box aiuta a produrre grande coppia ai bassi e ai medi, così da regalare al pilota accelerazioni ineguagliabili quando scatta tra un semaforo e l’altro delle grandi città. Nonostante la potenza sia aumentata, il Burgman 400 consuma ancora meno di prima e la sua autonomia è notevolmente migliorata. Per quanto riguarda l’impianto frenante troviamo un doppio disco da 260 mm all’anteriore, accoppiato con un disco singolo da 210 mm al posteriore. Il tutto viene gestito dal nuovo sistema ABS più compatto e leggero, che pesa ben 750 grammi in meno rispetto a prima.
SOFISTICATO E SLANCIATO
Come un atleta nel suo picco di forma, il Burgman è slanciato, tonico e pronto per affrontare qualsiasi tipo di strada. Il Burgman 400 ti porterà al traguardo prima di ogni altro avversario. Non solo è più snello, filante e sexy di sempre, ma rimane fedele allo stile Burgman. È inevitabile, tutti si gireranno a guardarlo.
LUCI A LED ELEGANTI E EFFICIENTI
L’avantreno è completamente nuovo, assottigliato ed elegante. È caratterizzato da due fari a LED, con luce di posizione integrata ed indicatori di direzione posti subito sotto. L’effetto finale è un look lineare e filante che lo rende immediatamente riconoscibile come appartenente alla famiglia Burgman. La sua firma non passerà inosservata.
LUCI A LED POSTERIORI
Il retrotreno molto snello del Burgam 400 è caratterizzato da luci a LED integrate con gli indicatori di direzione, posti alle sue estremità. E’ rivoluzionario, sottile e dal look sportivo.
DISPLAY MULTIFUNZIONE
Ampio e facile da leggere. Il display multifunzione è alloggiato centralmente e incastonato tra il tachimetro analogico ed il contagiri. Mostra un contachilometri, doppio trip, indicatore del livello carburante, indicatore della temperatura del liquido di raffreddamento, consumo medio di carburante, indicatore di temperatura ambiente, la spia che allerta in caso di strada ghiacciata* e l’orologio. Inoltre è incluso l’indicatore denominato “Suzuki Eco Drive”, che si accende quando il veicolo viene utilizzato in modo efficiente per quanto riguarda i consumi e può aiutare i piloti ad imparare come gestire il motore al meglio per ridurre i consumi**.
* L'indicatore inizia a lampeggiare quando la temperatura ambientale scende sotto i 3°C. Continua a lampeggiare per 30 secondi e poi rimane acceso fino a quando la temperatura non supera i 5°C.
** L'indicatore Eco Drive non migliora automaticamente il risparmio di carburante, ma può aiutare i piloti a perfezionare la loro efficienza di guida e ridurre i consumi. Il consumo di carburante può variare a seconda delle condizioni del traffico, quali la frequenza di avviamenti e di arresti, la distanza percorsa, l’uso dell'acceleratore, la velocità scelta e la manutenzione.
LEGGERO, SNELLO E LUSSUOSO
Il nuovo Burgman 400 non scende a compromessi quando si parla di stile elegante pur avendo ridotto il proprio peso rispetto al suo predecessore. Dalla forma tagliente e slanciata del nuovo avantreno, alle linee rastremate e aggressive del codino questo Burgman personifica la sofisticazione dell’arte, l’abilità tecnologica e la dedizione per la qualità.
POTENTE MOTORE A QUATTRO VALVOLE
Il cuore del nuovo Burgman 400 è stato aggiornato per raggiungere performance ancora più elevate. Per questo il 400 cm³ monocilindrico, 4 tempi, DOHC, ad iniezione elettronica ha subito diversi cambiamenti. Il nuovo air box aiuta a produrre grande coppia ai bassi ed ai medi regimi, e ha permesso di ottenere una potente accelerazione quando si passa da un semaforo all’altro, una risposta immediata dell’acceleratore e maggior potenza anche quando si guida con il passeggero. Il sistema Suzuki Idle Speed Control (ISC) assicura un minimo ottimale.
CANDELE ALL'IRIDIO
Il motore impiega una candela all’iridio che contribuisce alla maggiore efficienza di combustione, ad una maggiore potenza e ad una risposta dell'acceleratore lineare.
POTENTE SISTEMA FRENANTE
Il nuovo Burgman 400 è equipaggiato con un potente sistema frenante degno di uno scooter sportivo. All’anteriore troviamo due dischi da 260 mm, mentre al posteriore abbiamo un disco singolo da 210 mm. Il sistema ABS* monitora la velocità della ruota e adegua la potenza frenante con la trazione disponibile per fornire un elevato livello di confidenza e controllo. La nuova unità di controllo dell’ABS adottata sul Burgman 400 è compatta e leggera, riducendo il peso di circa 750 grammi rispetto al modello precedente.
* Il sistema ABS non è progettato per ridurre lo spazio di frenata. L’ABS non può impedire lo slittamento della ruota causato dalla frenata in curva. Si prega di guidare con attenzione e di non fare eccessivamente affidamento sul sistema di antibloccaggio ABS.
CONSUMI INFERIORI E AUTONOMIA MAGGIORE
Nonostante l'aumento di coppia ai bassi e ai medi, l'efficienza del nuovo motore, l'introduzione della nuova candela all’iridio, del catalizzatore e la riduzione di peso hanno permesso di realizzare un mezzo con consumi ancora più ridotti, che permettono al nuovo Burgman 400 un’autonomia maggiore.
RUOTA ANTERIORE DA 15 POLLICI
Il nuovo Burgman 400 sostituisce la ruota anteriore da 14 pollici presente sul vecchio modello per adottarne una più grande, da 15 pollici. Il cambiamento non solo porta una nuova immagine allo scooter, ma incrementa anche la stabilità infondendo grande confidenza al pilota.
VIAGGI LUSSUOSI E HANDLING INTUITIVO
Il telaio del nuovo Burgman 400 è costruito da tubi a sezione maggiorata, con pareti sottili, che hanno permesso di raggiungere un peso altamente competitivo e la rigidità necessaria per una guida sempre intuitiva e sicura.
Per completare la stabilità, la forcella anteriore ha un diametro di 41 mm ed un’ escursione di 110 mm, mentre al posteriore, l’ammortizzatore lavora su un link progressivo ed è dotato di regolazione del precarico molla aggiustabile su 7 posizioni.
Lavorando sul precarico della molla il pilota può scegliere se privilegiare il comfort o lo stile sportivo, così da ottenere sempre la risposta migliore dal suo Burgman. Handling eccezionale e perfetta manovrabilità sono il risultato.
LA TUA FINESTRA SUL MONDO
Il cupolino protettivo del nuovo Burgman 400 contribuisce a creare un look pulito e compatto, senza perdere nulla rispetto al suo predecessore per quanto riguarda protezione dal vento e comfort.
SEDUTI SUL LUSSO
La sella offre una seduta confortevole e lussuosa sia per il pilota sia per il passeggero, combinando un’ imbottitura di ben 20 mm più spessa ad una forma più assottigliata rispetto al suo predecessore. Come se non bastasse poi, la doppia impuntura aggiunge un tocco di stile.
POGGIASCHIENA REGOLABILE
Il poggiaschiena del pilota può essere regolato 15 mm o 30 mm in avanti, per assecondare le esigenze di ogni pilota. Sul Burgman 400 troverai la posizione di guida ideale, qualunque sia la tua altezza e la tua costituzione fisica.
SOTTOSELLA SPAZIOSO
Il sottosella del Burgman 400 ha una capacità di 42 litri* può contenere due caschi (un casco integrale ed un casco jet)** e fornire un ampio spazio per riporre altri accessori.
* Il limite di peso per gli oggetti nel vano sottosella è 10 kg.
** Caschi di determinate forme potrebbero non essere riponibili nel vano sottosella.
AMPIE PEDANE POGGIAPIEDI
I bordi delle pedane sono rastremati per aiutare il pilota ad appoggiare entrambi i piedi a terra in caso di fermata. In questo modo il pilota non rischia di incorrere in movimenti innaturali che potrebbero compromettere la praticità del Burgman 400.
PORTAOGGETTI FRONTALI PIU' AMPI E COMODI
Il Burgman 400 dispone di due compartimenti frontali da 3,5 litri * di volume di carico sul lato destro e 2,8 litri ** sul lato sinistro. Per stivare portafogli, chiavi, guanti, o quei piccoli accessori che potrebbero essere scomodi da tenere in tasca durante la guida.
* Il limite di peso per gli elementi nel porta oggetti di destra è 1,5 kg.
** Il limite di peso per gli elementi nel porta oggetti di sinistra è 0,5 kg.
SENTIRSI SICURI SEMPRE
Il nuovo Burgman 400 integra il sistema Suzuki Advanced Immobilizer System (SAIS), che identifca elettronicamente la chiave del proprietario per prevenire l’avvio del motore da parte di persone non autorizzate. L’interruttore di accensione è inoltre protetto da una copertura magnetica che solo la chiave del proprietario è in grado di aprire.
PIU' CARICA PER IL PILOTA
Il porta oggetti di destra dispone di una presa da 12V DC per ricaricare il telefono cellulare o altri dispositivi elettronici.*
*Per evitare di scaricare la batteria, assicurarsi di utilizzare l'uscita solo quando il motore è in funzione.
FRENO DI STAZIONAMENTO
Allocato sullo stesso lato della chiave di accensione, il freno di stazionamento, che agisce sul freno posteriore, è facilmente innestabile e garantisce al proprietario la massima tranquillità in fase di parcheggio, anche in caso di strade in pendenza.
ANELLO DI SICUREZZA
Grazie ad un anello inserito nella carrozzeria del nuovo Burgman 400, è possibile far passare la catena nell’anello preposto, e poi attorno ad un palo o ad un altro oggetto ben saldo.
La nuova Ninja 400, con un inedito bicilindrico da 399 cm3, offre performance superiori rispetto al suo predecessore grazie ad un motore più potente e ad un telaio ancora più leggero. Design di alta qualità, guida facile e poco impegnativa, elevata stabilità e straordinaria maneggevolezza rendono la Ninja 400 una moto dalla guida facile e divertente.
Raccogliendo l'eredità della Ninja 250R introdotta nel 2008 e passando per la Ninja 300 del 2012, Kawasaki presenta ad EICMA 2017, dopo averla fatta debuttare al Salone di Tokyo, la nuova Ninja 400 che sostituisce la precedente 300 stravolgendone la linea e riprogettando totalmente il propulsore bicilindrico otto valvole che adesso ha ingombri ridotti, paragonabili al capostipite di 250 cc.
Il nuovo motore rispetta la normativa Euro 4 ma allo stesso tempo eroga una potenza superiore di 6 cv rispetto al 300 (45 cv a 10.000 giri il picco massimo, comunque entro il limite di 35kW della patente A2), grazie a nuovi condotti di aspirazione verticale e all'air-box più ampio che passa da 4,7 a 5,8 litri. La frizione adesso vanta dischi di minore diametro (da 139 a 125 mm) e consente uno sforzo sulla leva ridotto del 20%.
Il nuovo telaio a traliccio è derivato da quello della H2, cui la Ninja 400 fa ampio riferimento anche nella livrea e nelle abbondanti forme di cupolino e carenatura, e vanta il motore installato rigidamente ed elemento stressato della struttura, ribadendo il medesimo concetto tecnico incontrato nelle sorelle sovralimentate del forcellone fissato ad una piastra vincolata al motore. Questa soluzione favorisce il contenimento del peso che viene adesso dichiarato in 164 kg a secco, 8 in meno rispetto alla Ninja 300.
La forcella teleidraulica da 41 mm e il mono posteriore regolabile nel precarico completano un reparto ciclistico improntato alla razionalità, mentre il disco singolo anteriore a margherita da 310 mm, con pinza a due pistoncini, e il disco posteriore da 220 mm vengono assistiti dall'ABS Nissin. Le ruote da 17 pollici calzano pneumatici da 110/70 e 150/60.
Grande attenzione al confort e alla manegevolezza: la Ninja 400 vanta un nuovo convogliatore della ventola del radiatore (protetto da brevetto) che indirizza il flusso termico lontano dal pilota e dal telaio mentre la misura dell'interasse è scesa a 1.370 mm e l’altezza della sella è contenuta in 786mm.
Il vero spirito di una leggenda degli anni ’70 – l’unica e originale Kawasaki Z1 – trova la sua massima espressione nella nuova Z900RS. Solo Kawasaki ha una storia alle spalle che le permette di riportare ai giorni nostri i valori dei motociclisti del passato, grazie ad una moto dall’autentico stile Modern Classic.
STILE SENZA TEMPO
Miscelando gli elementi stilistici ispirati alla Z1 alla migliore fattura artigianale moderna – dall’iconica forma a goccia del serbatoio all’innovativo fanale posteriore ovale full LED – la Z900RS è dotata di uno stile senza tempo con una ricercata attenzione ai dettagli e alle rifiniture che creano un risultato finale di elevatissima qualità.
Motore quattro cilindri in linea potente e armonioso
Come la Z1, anche la Z900RS è caratterizzata da un motore quattro cilindri in linea da 948cc – una configurazione che offre il compromesso ideale tra potenza e piacere di guida. Il motore è stato progettato per offrire ottime prestazioni ai bassi e medi regimi. L’accellerazione è decisa ma allo stesso tempo controllata dando al pilota un senso di connessione ideale tra acceleratore e ruota posteriore. KTRC (Kawasaki Traction Control) Per massimizzare la sicurezza, la Z900RS è equipaggiata con avanzati sistemi tecnologici firmati Kawasaki. Il KTRC è dotato di due impostazioni che riescono a gestire disparate condizioni di guida, da quella più sportiva a quella su fondi bagnati o scivolosi. Il controllo di trazione è disinseribile.
Frizione assistita e altisaltellamento
Derivata dal reparto corse
Freni anteriori radiali
All’anteriore, sono montati 2 dischi da ø300 mm (diametro effettivo: ø267 mm) con pinze monoblocco radiali a 4 pistoncini contrapposti Le pinze monoblocco anteriori hanno un ottimo mordente iniziale e la forza frenante è molto semplice da controllare. Nel complesso la prestazione è superba. Hanno un rivestimento in alumite e sono impreziosite dal logo Kawasaki stampato a laser.
Leggero telaio a traliccio
A completamento di un generale alleggerimento di peso (che è possibile notare immediatamente quando la moto viene alzata dal cavalletto laterale), la messa a punto della rigidità dello chassis e della geometria del telaio garantiscono una maneggevolezza fuori dal comune. Così come il motore, anche il telaio è stato concepito per rispondere perfettamente agli input del pilota, seguendo la traiettoria ideale senza opporre alcuna resistenza. In sintonia con il carattere retrò del modello, la linea della Z900RS è meno inclinata in avanti della Z900.
A tre anni dal centenario, la Casa dell’Aquila propone un prototipo che anticipa il suo futuro prossimo. La Concept V85 è una crossover snella e leggera, che sfoggia il nuovo motore Guzzi da 850 cm3 pronto per entrare in produzione e dare vita a una inedita famiglia di modelli
Il futuro di Moto Guzzi
Avvicinandosi ai cento anni di vita, anniversario che cadrà nel 2021, Moto Guzzi vuole dimostrare di avere le idee chiare sul proprio futuro, e per farlo ha presentato la Concept V85, prototipo che ha tutta l'aria di essere quasi pronto per la produzione e che anticipa l'arrivo di una nuova gamma dotata di un nuovo motore. La vera novità allo stand della casa di Mandello infatti è il nuovo motore Guzzi: lo schema costruttivo è quello classico ed esclusivo di tutte le moto dell’Aquila; si tratta, infatti, di un bicilindrico a V trasversale di 90° di 850 cm3, raffreddato ad aria, che, grazie alla progettazione moderna, esprime 80 CV di potenza massima e una poderosa coppia già ai bassi regimi. Non a caso lo stile della Concept V85 è quella di una crossover dedicata ai viaggi, nella loro concezione più pura e originaria, che richiama alla mente i raid epici e avventurosi degli anni 80, periodo da cui eredita stile e fascino. In concreto, la nuova concept di Moto Guzzi nasce per affrontare sia le strade di tutti i giorni sia i viaggi ad ampio raggio, lo fa con forme snelle e, promette Guzzi, un peso contenuto che garantisce un notevole divertimento nella guida su strada e fuoristrada.
Lo stand Aprilia di Eicma 2017 si rivolge invece soprattutto ai giovanissimi. Le novità riguardano infatti le nuove SX ed RX, una motard e una enduro, equipaggiate con motori di ultima generazione omologati Euro 4 declinati nelle varianti da 50 e 125cc. Si tratta di piccole moto che però non hanno nulla da invidiare alle grandi, soprattutto dal punto vista del piacere di guida e dei contenuti.
Il loro design è espressione fedele del DNA sportivo del brand Aprilia. Il faro anteriore è integrato alla carenatura e c’è un cruscotto digitale multifunzione. Spicca una nuova cover del tappo serbatoio dotata di serratura. La nuova sella, rastremata e compatta, è più comoda che in passato. E ci sono appigli e spazio necessario per un passeggero. Il telaio è in acciaio, come il forcellone (sulle Factory è invece in alluminio).
La forcella è teleidrauilca da 37 mm con escursione da 170 mm i modelli base e upside down con steli da 41 ed escursione da 240 mm sulle 50 Factory e sulle 125. Il mono idraulico ha un’escursione da 200 mm sulle 50 e un’escursione da 220 mm con progressive link system sulle 50 Factory e sulle 125.
Cambiano, chiaramente, anche le dimensioni di cerchi e pneumatici tra la enduro (21’’ e 18’’) e la motard (17’’), così come troviamo un impianto frenante più performante sulle piccole Factory e sulle 125. Su queste ultime c’è anche l’ABS Bosch con anti roll-over.
Lo stand Aprilia di Eicma 2017 si rivolge invece soprattutto ai giovanissimi. Le novità riguardano infatti le nuove SX ed RX, una motard e una enduro, equipaggiate con motori di ultima generazione omologati Euro 4 declinati nelle varianti da 50 e 125cc. Si tratta di piccole moto che però non hanno nulla da invidiare alle grandi, soprattutto dal punto vista del piacere di guida e dei contenuti.
Il loro design è espressione fedele del DNA sportivo del brand Aprilia. Il faro anteriore è integrato alla carenatura e c’è un cruscotto digitale multifunzione. Spicca una nuova cover del tappo serbatoio dotata di serratura. La nuova sella, rastremata e compatta, è più comoda che in passato. E ci sono appigli e spazio necessario per un passeggero. Il telaio è in acciaio, come il forcellone (sulle Factory è invece in alluminio).
La forcella è teleidrauilca da 37 mm con escursione da 170 mm i modelli base e upside down con steli da 41 ed escursione da 240 mm sulle 50 Factory e sulle 125. Il mono idraulico ha un’escursione da 200 mm sulle 50 e un’escursione da 220 mm con progressive link system sulle 50 Factory e sulle 125.
Cambiano, chiaramente, anche le dimensioni di cerchi e pneumatici tra la enduro (21’’ e 18’’) e la motard (17’’), così come troviamo un impianto frenante più performante sulle piccole Factory e sulle 125. Su queste ultime c’è anche l’ABS Bosch con anti roll-over.
L'evoluzione dello scooter a tre ruote Piaggio passa da uno stile più ricercato, ai gruppi ottici a LED, al parabrezza più esteso, a una sella più confortevole, allo schienalino per il passeggero. Confermato lo schema della sospensione, arriva il motore da 350 da oltre 30 CV.
Squadra che vince non si cambia, ma si aggiorna e per il 2018 il primo scooter a tre ruote della storia, il Piaggio MP3 si presenta rinnovato nello stile e disponibile in due nuove motorizzazioni.
Il top di gamma 500, ora equipaggiato con un propulsore rinnovato e più potente (41CV) sarà disponibile in due versioni, la Business che monta di serie il navigatore TomTom Vio e la versione più “cattiva” Sport, quest’ultima caratterizzata da freni con profilo a margherita e ammortizzatori a gas regolabili.
L’innovazione tecnologica del Gruppo Piaggio per la mobilità elettrica si esprime nel design unico e iconico di Vespa, la tecnologia più pulita non è mai stata così ricca di stile ed eleganza.
Personalizzabile, pulita, silenziosa e connessa. tutti i valori di Vespa si realizzano in Vespa Elettrica che, nella versione X, raggiunge l’autonomia di 200 km.
Nasce Vespa Elettrica e porta a compimento un processo evolutivo iniziato poco più di settanta anni fa. Vespa Elettrica vuol dire guida facile, anzi naturale. Significa connettività totale e silenziosità, personalizzazione e accessibilità, valori che sono sempre appartenuti a Vespa e che oggi trovano la loro totale realizzazione.
L’attenzione assoluta al rispetto ambientale, le molteplici funzioni di interfaccia e connettività con l’essere umano e con l‘ambiente, la strumentazione completamente digitale, un propulsore elettrico modernissimo e tecnologico, perfetto per attraversare gli ambienti metropolitani, si uniscono al classico design Vespa.
Per dare una risposta completa alla crescente domanda di mobilità pulita, Vespa Elettrica si presenta anche nella versione X che, affiancando un generatore al motore elettrico, ne raddoppia l’autonomia garantendo sempre la ricarica delle batterie.
Vespa Elettrica sarà integralmente prodotta a Pontedera e da lì verrà distribuita in tutto il mondo nel corso del 2018. Sarà prenotabile on-line a partire dalla primavera 2018.